In principio era una nuvola
Papà, papà, ma come è nata la vita sulla Terra?
Tanto tempo fa, ai margini di una galassia lontana lontana, c’era una nuvola enorme di gas che girava su se stessa come una trottola. Al suo centro il gas era talmente compatto, denso e compresso che era caldissimo ed emetteva una luce fortissima.
Anni passarono e la nuvola collassò sempre di più verso il suo centro che diventò sempre più denso, sempre più compresso, sempre più caldo, finchè un giorno scoppiò in un enorme botto, trasformandosi in una grande stella.
Attorno alla neonata stella continuò però a girare quello che restava della nuvola gassosa e fu proprio lí che iniziò un mega flipper.
La nuvola irrequieta
Mumble
“Papà, papà, quindi adesso la nuvola e la stella possono stare in pace e tranquille?”
Beh diciamo che la stella ormai era arrivata al suo equilibrio ma la nuvola che gli stava intorno non riusciva a starsene buona buona. Era piuttosto irrequieta.
Al suo interno c’era un sacco di polvere che iniziò ad ammassarsi tutta insieme. I piccoli granelli di polvere iniziarono ad incollarsi a vicenda un po’ alla rinfusa diventando dei batuffoli che si scontravano, si spezzavano e si incollavano di nuovo.
Come la palla di neve che rotolando diventa sempre più grande, così i batuffoli col tempo crebbero e crebbero fino a diventare enormi palle. Cosa farci con tutte queste enormi biglie? La nuvola decise di giocarci a flipper.
Il flipper della vita sulla Terra
E così è partito un enorme flipper dentro la nuvola che, pur non avendo ancora nulla a che vedere con la vita sulla Terra, stava creando le condizioni adatte.
Le biglie più vicine alla stella erano fatte di materiale resistente alle alte temperature e quindi roccia e metalli, mentre nelle parti più esterne il ghiaccio si usava come base per poi addensare il gas della nuvola.
Le biglie si scontravano e si frantumavano e si ricomponevano con altri materiali finchè, da tante biglie grandi, non rimasero poche palle da bowling gigantesche, 9 per l’esattezza.
Della nuvola non era rimasto più nulla, tutto ciò di cui era composta era finito nella composizione delle enormi sfere che ora ruotavano intorno alla stella.
Su una di queste sfere, la terza, successe una cosa meravigliosa.
La vita sulla Terra
Il flipper era finito da poco e quindi le sfere erano ancora molto turbolente. Sulla terza ad esempio la vita era praticamente insostenibile. Era un mondo dominato interamente dal fuoco e dai vulcani che emanavano una miscela di gas tossici ed irrespirabili. Per non parlare dei detriti di risulta causati dagli scontri tra biglie che cadevano dal cielo sotto forma di meteoriti.
Con il passare del tempo la superficie della sfera si raffreddò diventando di roccia solida, le temperature quindi calarono ed il vapore acqueo presente nell’atmosfera condensò generando laghi ed oceani. Ma le condizioni per la vita erano ancora pessime perchè metano e CO2 appestavano l’aria. Eppure, qualcosa stava succedendo, qualcosa si muoveva.
Una forma di vita molto primordiale aveva iniziato ad affacciarsi aiutata dall’acqua. Pensa, questa forma di vita, dopo miliardi di anni ancora esiste: i batteri.
Mumble
“Papà ma i batteri non sono vita, noi lo siamo!”
Beh no, magari non sono una forma di vita intelligente come la concepiamo noi, ma è vita senza dubbio. Se pensi poi che da questa è disceso tutto.
Il cataclisma e la vita sulla Terra
Il più furbo di questi batteri fu quello che capì come sfruttare l’ambiente a proprio vantaggio mettendo in piedi la più grande rivoluzione energetica che si fosse mai vista sulla sfera.
Sfruttò le 2 cose più abbondanti: l’anidride carbonica e la luce della stella. E come tutte le grandi rivoluzioni energetiche inquinano, anche questa non fu da meno.
Questi batteri, nominati poi cianobatteri, iniziarono a cibarsi di anidride carbonica rilasciando una sostanza tossica per tutto quello che esisteva all’epoca. Reagì con tutto modificando la composizione della Terra e sterminando con la sua tossicità quasi tutta la vita esistente al tempo.
Mumble
“Papà, qual è questa sostanza così tossica ed inquinante?”
Era l’ossigeno.
Ossidò qualsiasi cosa e sterminò quasi tutta la vita sulla Terra (così fu chiamata la sfera). Reagì con il metano nell’atmosfera trasformandolo in anidride carbonica, che è un gas serra ma molto meno potente del metano. Le temperature quindi si abbassarono molto e più anidride carbonica veniva prodotta più cibo c’era per i cianobatteri che “inquinavano” sempre di più.
L’ossigeno ossidò l’aria e gli oceani rendendoli trasparenti e nella parte alta dell’atmosfera reagì con i raggi cosmici trasformandosi in ozono che protesse la sfera dalle radiazioni cosmiche.
La vita sulla Terra trova la via
Dopo molti anni, la sfera era diventata un posto con aria ed acqua trasparenti, popolato da cianobatteri e completamente saturo dell’inquinante ossigeno che sí, aveva sterminato quasi tutta la vita esistente a quel momento, ma aveva anche schermato dai raggi cosmici.
E fu appigliandosi a questo che la vita sulla Terra trovò comunque la via per prosperare. Cominciarono infatti a svilupparsi strani organismi, autosufficienti ed in grado di “respirare”: le cellule moderne che ancora oggi compongono il corpo degli abitanti della Terra.
Per moltissimo tempo ci furono solo singole cellule finchè un giorno e con un’improvvisa accelerata, iniziarono ad ammassarsi in agglomerati sempre più grandi per arrivare agli animali e alle persone.
La vita sulla Terra vista da altrove
Mumble
“Papà ma come facciamo a sapere tutte queste cose di un posto così lontano da noi?”
Molto corretto. Siamo molto lontani da questa sfera chiamata Terra. Per la verità noi siamo proprio in un’altra galassia, ma la nostra civiltà è così evoluta che il nostro ruolo principale, come cittadini dell’Universo, è aiutare le giovani civiltà come quelle della Terra a trovare la retta via verso le stelle.
E non si parla solo di tecnologia, ma di coscienza. Solo una civiltà in pace con se stessa può essere in pace con l’ambiente, con la tecnologia e con quello che la può aspettare tra le stelle.
Noi in questo cammino non possiamo interevenire, ma essere delle guide tacite. La Terra, come la chiamano i suoi figli, la seguiamo da parecchio e ne conosciamo quindi la grande storia.
Anche tu un giorno ti unirai a noi per assistere le tante civiltà neonate sparse nell’Universo nella loro evoluzione verso le stelle, ma questo deve ancora venire.
Conclusione
Ho scelto di farti raccontare la vita sulla Terra da uno spettatore molto esterno ai fatti accarezzando l’idea che questo possa davvero accadere in questo momento, mentre scrivo l’articolo.
Ad ora non abbiamo prove che la vita si sia sviluppata altrove oltre che sulla Terra, ma io credo che assenza di prove non sia prova di assenza. Stiamo cercando, per quanto lontano, abbastanza vicino alla Terra se pensiamo all’immensità dell’universo. E basiamo la nostra ricerca su quello che ha consentito qui la vita, che potrebbe non essere l’unico modo in cui si possa sviluppare.
Certo, molte circostanze si sono dovute verificare perchè noi fossimo qui, inclusa una strage ad opera della cosa che ora ci tiene in vita. Che queste circostanze si verifichino di nuovo, in un’altra parte dell’universo non è probabilissimo, ma non impossibile. E a me tanto basta.
Davide
BIBLIO
- Dove sono tutti quanti? – Amedeo Balbi
- La musica del Big Bang – Amedeo Balbi
- Alieni. C’è qualcuno là fuori? – Jim Al-Khalili
- A Star is Born | How the Universe Works [EN – YouTube]
- The Formation of the Solar System in 6 minutes! [EN – YouTube]
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A sorpresa, è un alieno che ci racconta la storia della vita sul nostro pianeta. Di cui siamo correttamente figli. È chiaro il messaggio che dovremmo ricordarlo sempre. Articolo bello e chiaro. La mappa mentale geniale. Grazie Davide
Eh ti dirò di più… non sarà la sola volta in cui incontreremo questo saggio extra-terrestre
ma sei grande. mi è piaciuto tantissimo questo articolo. spesso, io e te, abbiamo parlato della possibilità che esistano altre forme di vita oltre noi terrestri e il tuo garbato “narratore” mi ha allargato il cuore. hai visto mai che qualcuno ci osserva e ascolta e toglie di mezzo qualche malattia misteriosa e mortale.
bando alle ciance: chiaro semplice e fruibile, quindi GRAZIE.
resto moooooooooolto curiosa e aspetto il prossimo articolo.
annalisa
ahaahah eh beh sapevo avresti apprezzato la chiusura di questo articolo in ragione dei vari discorsi fatti in passato. Per me continua a rimanere una certezza il fatto che non siamo soli nell’universo e spero un giorno di poter vedere questa mia certezza concretizzarsi davanti ai miei occhi. Per ora continuiamo a guardare in sù.
Davide.
Grande Davide, penso che Alberto Angela debba iniziare seriamente a preoccuparsi (Eh eh eh.)
Complimenti molto interessante. Grazie.
beh, con tutto il rispetto e l’ammirazione per Albertone nostro, ci metterei la firma ahahahah.
Davide.