

La penna sta allo scrittore come il plettro sta al chitarrista. Questa è un proporzione e spiega in che rapporto stanno le cose che descrive. In questo caso quindi la penna funge da strumento per lo scrittore nello stesso modo in cui il plettro serve al chitarrista per suonare. Due strumenti completamente diversi ma che svolgono lo stesso ruolo per lavori diversi.
Un’altra potrebbe essere il gatto sta al topo come il cane sta al gatto. Il legame ancestrale di inimicizia che lega il gatto con il topo è lo stesso che lega il cane con il gatto. Animali diversi ma legati dallo stesso rapporto di inimicizia
La proporzione, se la si vuole esprimere in simboli che un povero matematico possa capire invece che in parole, diventa cosí
GATTO : TOPO = CANE : GATTO
Che c’entrano le proporzioni con la sezione aurea? Semplice. La sezione aurea è una proporzione tra le lunghezze di 2 segmenti.
Prendiamo due segmenti e chiamiamoli “a” e “b”. “a” è corto mentre “b” è più lungo. Le lunghezze dei due segmenti sono tra loro in rapporto di sezione aurea se rispettano questa proporzione
a : b = b : (a+b)
In sostanza se a è più corto di b nella stessa misura in cui b è più corto di (a+b), allora quella è la sezione aurea. Svolgendo i calcoli viene fuori che b deve essere 1,618 volte più grande di a.
1,618 è la sezione aurea che viene indicata con la lettera greca phi.


Perchè scomodarsi tanto per una semplice proporzione? Forse fu trovata per gioco, ma non appena fu scoperta ci si rese subito conto di una cosa: era bella.
Costruire un edificio rispettando le proporzioni della sezione aurea lo rende bello all’occhio umano. Ad esempio il Partenone o le Piramidi d’Egitto tanto per fare due nomignoli. Ma anche comporre una fotografia utilizzando la sezione aurea darà un effetto che l’occhio apprezzerà.
Estetica a parte, la Natura stessa la usa: la posizione dei semi del girasole così come i petali dell’immagine di copertina di questo articolo o la chiocciola dell’ammonite o le spirali galattiche. Insomma un po’ ovunque.
La sezione aurea va ben oltre la semplice estetica. Non sappiamo se fu trovata per gioco o se i greci e gli egizi la utilizzassero a ragion veduta o a loro insaputa ma tant’è.
Se vuoi approfondire un po’ ecco qualche fonte niente male:
Detto questo non esitare a scriverci nei commenti e condividi sui social se ti è piaciuta questa nostra S.C.R.I.P.TA.
VERBA VOLANT, S.C.R.I.P.TA. MA(YO)NENT
comunque il “povero matematico” si potrebbe pure sforzare un poco di capire le parole eh, tutti sti numeri….interessante come sempre, soprattutto la facilità con cui vengono spiegati certi concetti a me piuttosto ostici.
tipo: i terrestri stanno alla terra come gli extra terrestri stanno all’universo.
TERRESTRI:TERRA=ET:UNIVERSO
vabbè la solita provocazione
capiscimiammè
indubbiamente resto curiosa e grazie sempre.
Lasciami solo dire che la tua sete sarà presto placata. Ma intendo davvero mooolto presto.
Davide.