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Il clima sta cambiando?
Perchè il clima sta cambiando?
Impatti del clima che cambia
Come possiamo sistemare il clima?
Il clima cambia. Spero che su questo primissimo punto tu sia d’accordo. Le evidenze sono ormai tangibili senza bisogno di dover scomodare la scienza. Basta guardarsi intorno. Vedi neve selle Alpi? Vedi un livello normale di acqua nel Po? Ti sembra un caldo normale quello delle ultime 2/3 estati? In questo articolo vediamo:
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cosa ci dice la scienza sul cambiamento del clima,
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perchè avviene,
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cosa comporta,
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cosa possiamo fare.
L’articolo non è di quelli che si leggono a cuor leggero, ma come cittadino di questo pianeta DEVI avere contezza della situazione.
Il clima sta cambiando?
Inutile girarci intorno più di troppo, il cambiamento climatico non è più una voce su dei libri, non è più una parola buttata lí per riempirsi la bocca. A dirla tutta, non è più nemmeno un monito né una promessa.
Il clima è già cambiato!
L’estate 2021 ha avuto una serie di episodi mai visti prima, tra allagamenti ed ondate di calore. Insomma, in Sicilia non ha mai fatti fresco l’estate, ma 48,8 gradi centigradi io non li avevo mai sentiti.
Il mondo, in varie zone, ha visto boschi e foreste prendere fuoco. Sicuramente molti dolosi o accidentali, ma questo nuovo clima senza dubbio non aiuta.
Gli scienziati del clima: IPCC
Ad agosto 2021, è uscito un nuovo report da parte dell’IPCC, Intergovernmental Panel for Climate Change. Si tratta di un ente che raccoglie scienziati e studiosi di tutto il mondo con il solo scopo di studiare il cambiamento climatico cosí da fornire un supporto decisionale per i governi mondiali.
Il report si chiama AR6, Annual Report 6 ed è quello che vedremo in questo articolo.
Il report, condiviso con tutti i capi dei governi per informarli sulla situazione ed aiutarli nel predere scelte mirate (speriamo), si divide in 4 parti principali, di cui ci soffermeremo su 3:
- Il cambiamento climatico che rileviamo oggi
- L’analisi degli impatti climatici ipotizzando vari scenari
- Cosa si può fare per limitare i danni di questo nuovo clima
Chiaramente trovate in biblio tutti i riferimenti al report ed al sito di IPCC qualora voleste approfondire.
Perchè il clima sta cambiando?
Il clima sta cambiando per causa del famigerato effetto serra. Su questo, nel report, gli scienziati non hanno il minimo dubbio.
Ogni anno immettiamo nell’atmosfera un quantitativo imbarazzante di gas tipo anidride carbonica, metano ed ossido di diazoto che si accumulano nell’atmosfera, trasformando la Terra in una gigantesca serra.
Questo strato di gas, impedisce alla Terra di disperdere nello spazio il calore ricevuto dal sole che quindi rimane ben intrappolato sulla Terra. Proprio come una serra agricola che intrappola il calore del sole al suo interno a vantaggio delle piante.
Il clima in tutto questo ne risente perchè ovviamente, si alzano le temperature in tutto il mondo.
Il clima è cambiato nel passato?
Mumble
“Davide scusa, ma non può essere che il clima stia cambiando per un normale processo della Terra? Si sono già verificati nella storia cambiamenti del clima analoghi?”
I ricercatori hanno dedicato una sezione proprio a questo tema e la risposta purtroppo è di quelle non buone. Cambiamenti così repentini e su larga scala del clima non hanno precedenti se non in centinaia/migliaia di anni.
Parlando di livelli di CO2, nel 2019 questi sono stati i piú alti mai avuti nell’arco di 2 MILIONI di anni.
Per vedere innalzamenti delle temperature medie nell’ordine che stiamo registrando ora dobbiamo tornare indietro di 6500 anni oppure di 125.000
Insomma stiamo sconvolgendo degli equilibri climatici che si mantenevano in piedi da parecchio tempo e lo stiamo facendo in grande stile.
Impatti del cambiamento climatico
Innalzamento degli oceani
Cambiamento delle temperature negli ultimi 2000 anni – IPCC AR6
Un clima più caldo si traduce in temperature medie maggiori e quindi:
- il ghiaccio ammassato nelle grandi riserve della Terra, ai poli ed in Groenlandia, si scioglie.
- Se il ghiaccio si scioglie va ad aumentare l’acqua negli oceani che quindi si innalzano.
Gli oceani, inoltre, sono delle grandi spugne che assorbono anidride carbonica. Questa è una buona notizia per il clima, ma non quando ne assorbono troppa. Immagina una stanza che è stata piena di persone per molto tempo: al suo interno ci sarà molta anidride carbonica che renderà l’aria “viziata”, difficile da respirare. La CO2 infatti asfissia.
Lo stesso sta avvenendo con gli oceani. Meno ossigeno = meno vita.
5 scenari di clima futuro
I ricercatori, valutata accuratamente la situazione ad oggi del cambiamento climatico, hanno cercato di capire come le condizioni attuali cambierebbero nei prossimi anni in base a quanta CO2 continueremo ad immettere nel sistema.
Hanno ipotizzato 5 scenari di emissioni di anidride carbonica nei prossimi anni e per ciascuno hanno studiato gli effetti climatici.
Gli scenari vanno da uno in cui ce ne freghiamo e continuiamo ad aumentare la CO2 scaricata nell’ambiente come se nulla fosse (rosso scuro) ad uno in cui cominciamo da subito a metterci all’opera per ridurre le emissioni fino ad arrivare ad un netto pari a 0 (quello celeste).
Gli impatti sul clima di ogni scenario sono stati sempre considerati sull’orizzonte temporale da qui al 2100 ed il primo effetto simulato è stato sulla temperatura.
Puoi vedere che, anche nel migliore degli scenari, arriveremo al 2100 con le temperature che, rispetto a fine 800, saranno aumentate comuque tra 1 e 1,8 gradi.
Questa è una prima considerazione importante da accettare:
Il danno al clima ormai c’è e non si ripara.
Quello che possiamo fare è limitare gli impatti, non più prevenirli.
Non superare il +1,5 gradi
Mumble
“Davide scusa, ma quale sarebbe quindi un aumento di temperatura che consentirebbe di limitare più possibile le conseguenze del clima più caldo?”
Dobbiamo riuscire a stare entro un aumento degli 1,5 gradi centigradi rispetto alle temperature medie dei 50 anni 1850-1900.
Se le temperature medie saliranno oltre questa soglia le conseguenze saranno non simpatiche.

Simulazione delle temperature globali se superassimo gli 1,5 gradi centigradi – IPCC AR6

Simulazione delle precipitazioni globali se superassimo gli 1,5 gradi centigradi – IPCC AR6
Come possiamo sistemare il clima?
La verità è che per quanto singolarmente ciascuno di noi si possa impegnare nell’emettere meno CO2, avrà un impatto talmente piccolo sulla questione ambientale da essere irrilevante.
I passaggi fondamentali per risollevare il clima sono:
- arrivare a 0 emissioni di gas serra
- rimuovere dall’atmosfera la CO2 che abbiamo accumulato fino ad ora
Come per la casa in fiamme è ormai troppo tardi per salvarla con un secchiello di acqua, così per la Terra non è più sufficiente che tutti si cerchi di utilizzare meno la macchina.
Mumble
“Davide scusa, mi stai dicendo che non vale la pena che tutti noi si cerchi di preservare l’ambiente?”
Nella maniera più assoluta NO. Preservare l’ambiente è esattamente la priorità e fare quanto più possiamo per preservarlo è nostro DOVERE. Utilizzare meno la macchina, riciclare, non mandare i riscaldamenti al massimo, spegnere la luce se non serve stia accesa…
Queste sono tutte cose sacrosante. Solo che non avranno un impatto decisivo sulla questione. In sostanza, siamo al punto per cui se tutto il mondo adottasse queste misure di buon senso non risolveremmo nulla.
Perchè sbattersi allora? Perchè la giustezza di un’azione non si misura in termini di impatto. È giusta, punto.
Dobbiamo però essere tutti consapevoli del fatto che dovremo fare molto di più che utilizzare meno la macchina.
Da dove viene tutta questa CO2?
Il cambiamento climatico ha un unico grande nemico ed il sesto report dell’IPCC lo ha confermato: i gas serra come CO2 e metano.
Per risollevare la questione ed invertire la rotta dobbiamo immetterne significativamente meno CO2 di quanto facciamo ora. Ma se non siamo noi con le auto o con gli aerei, chi è?
L’energia elettrica che ci campa!

Fonte: Our World In Data
Quasi l’85% dell’energia mondiale è stata prodotta nel 2019 bruciando petrolio, gas o addirittura carbone.
Ecco dove dobbiamo andare ad agire per cambiare rotta. Il cambiamento che si richiede è di sistema mondiale di produzione dell’energia. Non una cosa che avviene in una notte purtroppo. Le rinnovabili come fotovoltaico, eolico sono troppo sottosviluppate. Non possiamo pretendere che soppiantino interamente le modalità attuali, ma nemmeno che si attestino sul 3% dell’energia elettrico totale prodotta nel mondo.
Cosa può fare su questo ciascuno di noi? Essere a conoscenza e spingere chi governa a concentrarsi sulla vera grande sfida della nostra epoca. Non ne esistono, a mio parere di parimenti rilievo. Questa dovrebbe essere l’unica priorità. Garantirci la sopravvivenza su questo pianeta.
Davide
BIBLIO
- IPCC AR6 [EN – IPCC]
- IPCC history timeline [EN – IPCC]
- What is the IPCC [EN – IPCC]
- An umbrella to combat warming [EN – Harvard Gazette]
- Can YOU Fix Climate Change? [EN – Youtube/Kurzgesact]
- Carbon dioxide removal [EN – European Parliament]
- Carbon Dioxide Removal [EN – C2G]
- Energy mix [EN – Our World In Data]
- Belpaese sommerso, se il ghiaccio sciolto in un giorno in Groenlandia arrivasse sull’Italia [IT – Corriere della sera]
- L’ondata di calore che ha colpito il Canada è arrivata anche in Europa [IT – Wired]
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Grazie Davide per questo serio invito alla riflessione. La problematica è molto inquietante e non è più sufficiente il solo il prenderne atto. Non resta che augurarsi che i detentori del potere decisionale di questa nostra povera Madre Terra, si affrettino a prendere misure drastiche e che i terrestri si attengano ad esse con la volontà ferrea di salvare la loro casa. Naturalmente rimango curiosa fino alla prossima
Claudia, la tematica ci sta molto a cuore e bisogna che tutti si inizi a prendere in giusta considerazione lo stato attuale delle cose ed i potenziali scenari futuri. Personalmente, pur trovando la monarchia estremamente anacronistica ormai, ho molto apprezzato le parole del principe Carlo d’Inghilterra e le condivido appieno: bisogna iniziare a pensare come se fossimo in guerra. Aggiungo io, purtroppo.
Alla prossima,
Davide.
Ragazzi la questione è molto seria e temo che se Cina, Russia e India non
cambino atteggiamento sarà la catastrofe, c’è poco da fare purtroppo!
Fate bene a sollecitare una riflessione sull’argomento.
Grazie.
Ciao Gino, chiaramente ci si aspetta un intervento massiccio da parte soprattutto dei maggiori produttori di CO2, ma la faccenda qui assume proporzioni globali. Se anche Cina, Russia, India e ci aggiungo anche un altro grande produttore di anidride carbonica, gli Stati Uniti, tagliassero le loro emissioni ed il resto del mondo non si adeguasse, sarebbe comunque un fallimento. Siamo in un’emergenza in tutto paragonabile a quella pandemica e si richiede al mondo intero la stessa, se non maggiore, mobilitazione.
Ciao,
Davide.
ravissimi e attenti. attenti a ciò che gira intorno e alla salute del nostro pianeta.
grazie. chiaro e fruibile come sempre. e come sempre bellissima la mappa mentale. andate avanti così che io resto moooooooooolto curiosa.
Grazie mille Annalisa.
Il pianeta è casa nostra e come tale va trattato. Mi viene in mente una frase di Toro Seduto che bene si applica alla nostra situazione. I nativi americani erano in contatto viscerale con la Terra perchè, non conoscendo logiche economiche, riuscivano chiaramente a percepire che la loro sopravvivenza era saldamente legata al benessere della Terra stessa. “Quando avranno inquinato l’ultimo fiume, abbattuto l’ultimo albero, preso l’ultimo bisonte, pescato l’ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.”
A presto,
Davide.