Ma da dove arriva il calendario?
Chi ha inventato il calendario? E come ha fatto ad inventarlo?
La storia parte quasi 3000 anni fa ma io la ho scoperta solo di recente.
Era il 2015 e in un bellissimo palazzo di Roma, adibito a museo, Palazzo Massimo, era in corso una mostra intitolata “Once were Romans” (C’erano una volta i Romani). Tra monete, ricostruzioni di ville, statue e vari oggetti di vita quotidiana, spuntò questo:
Calendario romano esposto a Palazzo Massimo
Non riuscivo a spiegarmi cosa fosse così mi avvicinai alla targa di spiegazione: un calendario originale in marmo.
Non potevo credere che fosse assolutamente identico al nostro, o forse dovrei dire che il nostro è assolutamente identico al loro.
Astronomia “spiccia”
Prima di proseguire il racconto, fissiamo un paio di punti chiave per tutta la vicenda del calendario, parola chiave: CIRCA.
La Terra si muove in 2 modi:
- Gira su se stessa facendo un giro completo in CIRCA 24 ore
- Gira attorno al Sole facendo un giro completo in CIRCA 365 giorni. Per l’esattezza 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi.
La Luna invece si muove solo attorno alla Terra e compie un giro completo in CIRCA 29,5 giorni.
AHA!
- La Terra effettua un giro completo intorno al sole in 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi
- La Luna effettua un giro completo intorno alla terra in 29,5 giorni
Il calendario di Romolo
21 Aprile 753 a.C.
Roma viene fondata e ha il suo primo re: Romolo. Fioccano feste, celebrazioni, anniversari di vittorie, cerimonie di ringraziamento agli dei. Emerge l’esigenza di pianificare i giorni di mercato o quelli degli eventi pubblici/amministrativi. Serviva una soluzione e nacque così il primissimo calendario per disciplinare il tempo.
Mumble
“Ok Davide, ma come era fatto quindi questo calendario?”
I romani dell’epoca presero come riferimento la luna, invece che il Sole come noi. Il primo giorno di ogni mese era detto KALENDAE (da cui deriva appunto calendario) che corrispondeva con il giorno di luna nuova. A metà mese c’erano le idi, che corrispondevano alla luna piena ed a metà tra le calende e le idi c’erano le none, corrispondenti, in teoria, alla mezza luna.
L’anno era composto di 10 mesi (6 da 30 giorni e 4 da 31) con 304 giorni totali ed iniziava con il mese MARTIUS. Ricorda nulla? Seguivano poi APRILIS, MAIUS, IUNIUS, QUINTILIS (quinto mese), SEXTILIS (sesto mese)… Hai capito dove sto per arrivare? SEPTEMBER (settimo mese), OCTOBER (ottavo mese), NOVEMBER (nono mese) e DECEMBER (decimo mese).
Oggi i mesi sono 12 ma i nomi da Settembre in avanti si sono conservati ed ecco perchè, ancora oggi, si chiamano così pur non essendo più in settima, ottava, nona e decima posizione.
AHA!
Il calendario di Romolo aveva queste caratteristiche:
- Riferimento alla Luna e non al Sole
- 10 mesi, per un totale di 304 giorni da Marzo a Dicembre
- Ogni mese aveva sempre 3 momenti principali:
- KALENDAE: primo giorno del mese corrispondente con la Luna nuova
- NONAE: a metà tra l’inizio e la metà del mese corrispondono alla mezza luna
- IDI: a metà mese corrispondono alla luna piena
Il calendario di Numa
Purtroppo, un calendario con soli 304 giorni è lontano dall’essere accurato rispetto ad un anno solare.
Romolo
Anno solare
Mumble
“Davide, ma se il calendario di Romolo era di 304 giorni e l’anno in realtà ne dura CIRCA 365 (più CIRCA 6 ore), già dopo un anno avevano uno sfasamento rispetto al sole di 61 giorni?”
Proprio così. Il proto calendario di Romolo non si reggeva in piedi e quindi la situazione arrivò al secondo re di Roma, Numa Pompilio, abbastanza ingarbugliata.
Prima mossa di Numa: i numeri pari portavano sfiga (così era all’epoca) quindi prese i 6 mesi con numero pari di giorni e gli levò 1 giorno. Il calendario di Romolo passa così da 304 a 298 giorni.
Seconda mossa di Numa: mantenere il calendario basato sulla luna ma su 12 cicli lunari invece di 10 e quindi 354 giorni (29,5 giorni a ciclo lunare x 12). Cavolo! 354 è pari… aggiungiamo 1 giorno così facciamo 355 giorni all’anno.
Romolo
Giorni eliminati dai Mesi pari
Giorni anno (numa)
Per arrivare da 298 a 355 servivano 57 giorni ed ecco che nascono IANUARIUS (29 giorni) e FEBRUARIUS (28 giorni)
Giorni anno (numa)
ianuarius (29) + februarius (28)
Giorni anno definitivi (numa)
Tana per Numa: Febbraio ha un numero pari di giorni. Eh allora dividiamolo in 2 parti, una da 25 giorni e l’ultima da 3… Vecchia volpe di Numa Pompilio.
Cominciamo ad avvicinarci ai CIRCA 365 giorni ma ancora non ci siamo: mancano all’appello 10 giorni.
numa
Anno solare
Il mercedonio
Per arrivare a 365 Numa decise di inserire, ad anni alterni, un mese in più detto MERCEDONIO (o Intercalare) che poteva essere di 22 o 23 giorni.
La regola era questa: un anno da 355, quello dopo da 377 (355+22), poi 355, poi 378 (355+23)…
Proseguendo così (non proprio ma per semplicità possiamo assumere così) si arrivava, in 24 anni, ad una media di 365,25 giorni all’anno quindi niente male come precisione.
PROBLEMA: la decisione di mettere o meno il MERCEDONIO era del Pontefice Massimo e tra periodi di guerra, lotte politiche e perchè no, dimenticanze, non sempre la regola degli anni alterni veniva rispettata e quindi… un caos incredibile
AHA!
- 12 cicli lunari ⇒ 29,5 x 12 = 354 ma visto che i numeri pari portano sfortuna Numa lo aumentò di uno e quindi 355
- Numa creò IANUARIUS (29 giorni) e FEBRUARIUS (28 giorni)
- Numa istituì il mese MERCEDONIO (o intercalare) da 22 o 23 giorni da aggiungere ai 355 giorni ad anni alterni ⇒ 355 – 377 (355+22) – 355 – 378 (355+23) – 355…
- SE si fosse rispettato lo schema con il mercedonio ad anni alterni l’accuratezza di questo calendario sarebbe stata di 365 giorni e 6 ore… Davvero niente male Numa… SE…
Il calendario di Giulio Cesare
Dopo circa 650 anni Giulio Cesare decide di mettere fine a questo macello perchè il calendario diceva una cosa ma il sole un’altra.
Avendo frequentato molto l’Egitto, dove il calendario solare da 365 giorni era ormai consolidato, decise di farsi promotore, in qualità di Pontefice Massimo, della creazione di un nuovo calendario solare affidando il progetto all’astronomo egizio Sosigene di Alessandria.
Risultato: un calendario da 365 giorni e 12 mesi da IANUARIUS fino a DECEMBER.
FEBRUARIUS continuò a mantenere 28 giorni e ogni 4 anni si aggiungeva ad esso un giorno in più ma non alla fine, bensì tra il 23 e il 24.
Ora, sai come contavano i giorni i romani? Ad esempio, tra il 15 e il 20 Gennaio un romano ti avrebbe detto che passavano 6 giorni non 5. Loro difatti contavano anche il primo giorno: 15, 16, 17, 18, 19, 20 = 6 giorni
Denominavano poi i giorni di calendario non con numeri come noi ma come conto alla rovescia per la festività più vicina tra le Kalende, le none o le idi. Quindi non esisteva il 24 Febbraio per un romano ma esisteva “il sesto giorno prima delle Kalende di Marzo (1 Marzo)”: 24, 25, 26, 27, 28, 1 = 6 giorni. Se sei curioso di vedere come i romani denominassero i vari giorni dell’anno prova questo convertitore
Quindi inserire un giorno ogni 4 anni tra il 23 e il 24 Febbraio era come avere 2 volte il 24 (23, 24.1 e 24.2) e quindi due volte il sesto giorno alle Kalende di Marzo: 2 volte sesto = BIS SEXTO. Ricorda qualcosa?
AHA!
- Cesare buttò il calendario lunare giù per l’acquedotto e passò ad un calendario SOLARE
- 365 giorni suddivisi in 12 mesi da IANUARIUS a DECEMBER
- Ogni 4 anni veniva inserito un giorno in più tra il 23 e il 24 febbraio duplicando il sesto giorno alle calende di Marzo ⇒ 2 volte il sesto giorno = BIS SEXTO
Il calendario gregoriano
Arriviamo al 1582 con papa Gregorio XIII. Il calendario Giuliano era ancora in vigore e dalla sua istituzione era sempre stato aggiunto un giorno bisestile ogni 4 anni.
1 giorno ogni 4 anni implica l’assunzione che la terra giri intorno al sole con 365 giorni e 6 ore ma ormai sai che non è proprio così; è CIRCA così. In realtà il sole impiega CIRCA 11 minuti di meno a girare intorno al sole e quindi dopo 4 anni non ha accumulato 24 ore ma 23 e un quarto.
Mumble
“Ma Davide cosa saranno mai 11 minuti all’anno di differenza tra il calendario giuliano e il Sole?”
Hai ragione, non sono molti e con i mezzi a disposizione di Giulio Cesare uno scarto di 11 minuti è davvero ragguardevole.
Ma nei millenni, anche 11 minuti possono tramutarsi, come successe, in 10 giorni di ritardo del calendario sul sole. Nel 1582 si era arrivati al punto che il sole era all’equinozio di primavera ma il calendario segnava l’11 marzo anzichè il 21 e papa Gregorio XIII si preoccupò che se non fosse stato posto rimedio alla cosa, la Pasqua col tempo sarebbe stata festeggiata in estate.
Papa Greg prese la questione della Pasqua sfalsata di 10 giorni molto seriamente. Istituì una commissione con i massimi astronomi e matematici del tempo che, utilizzando i calcoli effettuati da Copernico capirono che in 400 anni era sbagliato inserire 100 bisestili (1 ogni 4 anni). La misura più corretta era 97.
Ecco quale fu lo stratagemma che si inventarono per mettere 97 bisestili in 400 anni: lasciarono invariata la regola del bisestile ogni 4 anni tranne che nei centenari (1600, 1700, 1800, 1900, 2000…) che, mentre nel calendario giuliano sarebbero stati tutti bisestili, in quello gregoriano lo sarebbero stati solo se divisibili per 400.
In questo modo, nei 400 anni trascorsi tra il 1600 e il 2000 anzichè mettere 100 bisestili come avrebbe fatto il calendario giuliano ne sono stati messi 97: 100 meno quelli nel 1700, 1800 e 1900 (non divisibili per 400).
Il 2020 è stato infatti bisestile e così via di 4 anni in 4 anni fino al 2096. E il 2100? Non è divisibile per 400 e quindi si salterà per riprendere direttamente dal 2104 anche se purtroppo non saremo li per vederlo.
AHA!
- Il calendario gregoriano è quello che ad ora usiamo
- Mantenne i 365 giorni all’anno
- Venne revisionata la regola dei bisestili per renderla più precisa
- 97 bisestili in 400 anni ⇒ 1 bisestile ogni 4 anni e nei centenari (1600, 1700, 1800, 1900, 2000…) solo se divisibili per 400
Il kalendario è nato sul marmo
Seppur con tradizioni diverse, con feste diverse, con un’organizzazione della settimana e della giornata divesra, mezzo mondo oggi chiama i mesi dell’anno così come venivano chiamati 2000 anni fa.
Pensa a dover capire tu come si muove il sole senza averlo mai studiato e senza che sia mai esistito un calendario. Beh i romani ci sono riusciti, con un po’ di aiuto, 2000 anni fa arrivando ad uno scarto di 11 minuti all’anno.
Oggi lo avremo pure sugli smartphone o su carta i più vintage, ma è nato sul marmo.
Beh anche per questa volta è tutto, abbiamo visto insieme da dove derivi il termine bisestile e come contassero i giorni di calendario i romani ma soprattutto ora saprai che il calendario che scandisce le nostre vite in maniera digitale con appuntamenti elettronici e notifiche incessanti è in realtà partito sul bianco marmo.
Noi ci vediamo nel prossimo articolo e fino a quel momento… RESTA CURIOSO.
Davide
BIBLIO
- Calendario Romano [IT – MAAT]
- Il Calendario Romano [IT – IMPERIUM ROMANUM]
- Calendario romano [IT – Homo Laicus]
- Il calendario romano [IT – CAPITOLIUM]
- Il calendario romano [IT – Gruppo Storico Romano]
- Calendarium [EN – Lacus Curtius]
- Come è nato il calendario gregoriano [IT – Focus]
- Curiosità sui calendari: il gregoriano e gli altri [IT – Focus]
- La tribù dell’Amazzonia che vive senza tempo [IT – Focus]
- Anno bisestile: tutte le curiosità da sapere [IT – Focus]
- Solstizio d’inverno e d’estate, Equinozio di autunno e primavera: significato e date [IT – Centro Meteo]
- Solstizio estate/inverno [IT – YouMath]
- Equinozio di primavera/autunno [IT – YouMath]
- Fasi lunari [IT – AstroSurf]
- Why Does February Only Have 28 Days? [EN – YouTube]
- La fondazione di Roma raccontata da Andrea Carandini [IT – Andrea Carandini]
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Pensa quanta complessità che oggi diamo per scontata! Guarderò d’ora in poi il calendario appeso in cucina con occhi diversi!
Ciao
Stefi
Eh già, in effetti anche solo il pensare di inventare uno strumento del genere da 0 fa immaginare che impresa titanica sia stata…
Ciao Davide,
complimenti per l’argomento molto interessante.
Finalmente sono riuscito a dare tante risposte a domande che si erano accumulate
nel corso degli anni e che non avevo mai avuto occasione di approfondire.
E’ proprio vero non si finisce mai di imparare. L’argomento sarebbe da suggerire ad
Alberto Angela per una puntata di “ULISSE”.
Grazie e buon anno.
Ciao Gino,
molto vero, il calendario è l’emblema di una cosa con una storia millenaria alle spalle ma talmente presente nelle nostre vite da sembrare scontata.
Se anche solo Alberto Angela sapesse del nostro blog per noi sarebbe già un successo imparagonabile, figuriamoci una puntata intera ahahaha.
Buon anno anche a te e ci sentiamo presto,
Davide
caro Dadde,
è proprio vero che c’è sempre da imparare nella vita.
e grazie a te e a Sonia mi sto togliendo qualche curiosità e sfoggio aneddoti.
capiscimiammè.
grazie per la mappa mentale, come sempre deliziosa.
ah inutile dirlo ma resto curiosa.
alla prossima.
love u
Ciao Annalisa,
sul calendario devo dire che sono rimasto io in primis sconcertato dalla sua storia. Soprattutto perchè è talmente di uso quotidiano che non sospetteremmo mai che “bisestile” sia un termine che affonda le radici nella storia di Roma. Figurarsi poi lo scoprire perchè Settembre, Ottobre, Novembre e Dicembre si chiamino così. Piacere averti comunque intrattenuto con questa storia e ci si sente presto.
Davide.
Non vorrei ripetermi, ma l’argomento è stato ancora una volta molto intrigante e ben spiegato. Mi sono molto stupita soprattutto della genialità degli studiosi nell’arrivare a soluzioni imprevedibili in mancanza di conoscenza e di strumenti.
Grazie Davide e neanche a dirlo resto curiosa fino al prossimo incontro
Ciao Claudia,
il calendario è uno strumento incredibile e usiamo ancora oggi quello che, al netto dell’aggiustamento fatto nel 1582, fu ufficializzato da Giulio Cesare… appena 2000 anni fa.
Se non è impressionante questo non so cosa possa esserlo. Praticamente è come se nel 4020 usassero il cellulare così come è adesso.
Alla prossima,
Davide.