Foto di Reimund Bertrams da Pixabay
Ragioniamo insieme sugli alieni
Visto che ormai abbiamo parlato di come è nato il sistema solare e di come è nato l’universo, voglio rimanere in tema spaziale ed affrontare l’argomento “spinoso” degli alieni perchè mi ha sempre affascinato.
Faremo quindi due chiacchiere come se fossimo al pub. Ragioneremo insieme su alcune possibilità e fantasticheremo su altre. Purtroppo non potremo darci nessuna risposta perchè, al momento, una incontrovertibile non la abbiamo.
Tutta la chiacchierata che avremo, davanti alle nostre birre, poggerà però su un’unica grande ipotesi, che scaturisce unicamente da ciò che io credo: NON siamo soli nell’universo. Non ne abbiamo le prove scientifiche (ma molte testimonianze autorevoli), ma tanto è una chiacchierata inter nos e non serve tutto questo rigore. In fin dei conti stiamo solo fantasticando, forse.
Come viaggiano gli alieni?
Partiamo dalle cose pratiche: sotto l’ipotesi che gli alieni esistano e che viaggino tra le stelle, questo implica che coprano distanze molto più grandi del nostro sistema solare.
Per esempio, la stella più vicina alla Terra, dopo il Sole ovviamente, è Proxima Centauri: è una nana rossa che dista da noi 4,2 anni luce. Piccolo inciso: l’anno luce non è un’unità di misura del tempo, ma dello spazio: indica infatti i Km percorsi la luce in un anno, vale a dire circa 9.500 miliardi. Equivale a fare avanti e indietro dalla Terra alla Lune circa 25 milioni di volte.
Diciamo che gli alieni siano dotati di astronavi che possano andare alla massima velocità possibile: quella della luce. In questo caso, se partissero dalla Terra, arriverebbero su Proxima Centauri dopo poco più di 4 anni. A quel punto, se volessero mandare sulla Terra la comunicazione per dire: “Arrivati, tutto apposto”, la comunicazione arriverebbe dopo 4,2 anni.
In sostanza 8 anni e mezzo per partire, arrivare e dire “ciao”. E stiamo parlando della stella più vicina alla Terra dopo il Sole. Se estendessimo il gioco all’intera Via Lattea (la nostra galassia), gli anni sarebbero 100.000 per arrivare e altrettanti per comunicare l’arrivo.
Il limite della velocità della luce
Dove voglio arrivare? Viaggiare nello spazio deve implicare aver superato, in un qualche modo, la velocità della luce.
Spero che eventuali fisici, astrofisici, appassionati o chi per loro, non abbiano già imbracciato i forconi per venirmi a cercare. Sarebbe fatica sprecata visto che sono ragionamenti da pub.
Converrai con me, spero, che per viaggiare, anche solo nella nostra galassia, andare alla velocità della luce sia troppo poco, saremmo troppo lenti.
Sotto la nostra solita ipotesi quindi, gli alieni hanno capito come superare e di molto la velocità della luce e non si basano su comunicazioni elettromagnetiche. Non avrebbe senso coprire distanze enormi in un attimo, ma impiegare secoli per comunicare, no?
Gli alieni e l’energia
Portare però un qualsiasi oggetto alla velocità della luce, non è cosa da poco. Serve un quantitativo di energia enorme, impossibile da immaginare, figuriamoci da ottenere.
Mumble
“Davide, ma quindi la hanno superata o no questa velocità della luce per te?”
Beh secondo me ci sono un paio di possibilità:
- La loro tecnologia è così avanzata da produrre l’energia necessaria per arrivare e superare la velocità della luce, in un qualche modo che non si può concepire per noi
- Hanno trovato il modo di creare e mantenere dei wormhole (o ponti di Einstein-Rosen). Sono tunnel che consentono di attraversare enormi distanze in brevissimo tempo. Ad ora ssistono solo sui fogli di carta, ma fino a poco tempa fa valeva lo stesso anche per i buchi neri
Indipendentemente dalle 2 possibilità sopra, serve comunque un quantitativo di energia abnorme, che non si può ottenere con le modalità che conosciamo oggi. Ti immagini gli alieni in coda dopo un bel viaggio intergalattico per fare il pieno di benzina o carbone? Chiaramente la combustione non esiste più ed il sistema che utilizzano produce moltissima energia.
Mi permetto di ritenere che se davvero degli alieni sono arrivati a questo livello tecnologico, non producano energia in maniera inquinante.
Una società aliena
E quindi siamo arrivati ad una civiltà così avanzata da:
- spostarsi nell’universo senza essere legata alla lentezza della luce
- avere trovato il modo di produrre energia pulita ed in quantitativi imbarazzanti.
Possiamo, secondo me, lecitamente supporre che la tecnologia applicata sulle astronavi, la utilizzino anche per il loro pianeta.
Mumble
“Beh si Davide, suppongo di si. E allora?”
E allora abbiamo una società aliena che non ha il problema né dell’INQUINAMENTO né dell’ENERGIA.
Facciamo un gioco di immaginazione: immagina che tutta l’energia che utilizzi in casa arrivi da un marchingegno che hai in cantina. Tutta la casa non attinge dalla rete elettrica ma da quel marchingegno che in una giornata produce magari tutta l’energia che ti servirà in 10 vite. Non inquina e l’eccesso enorme lo metti a disposizione degli altri, tanto che te ne fai tu.
Niente più bollette per te. Presto la voce si sparge e anche le aziende e le industrie si dotano di questo marchingegno e poi le città e via discorrendo. Tutto il mondo si stacca dalla rete elettrica. Vuol dire la fine di carbone, gas e nucleare.
Diciamo che il solito marchingegno in scala ridottissima lo si inizi ad utilizzare anche per le auto, per gli aerei e le navi, tanto sempre di energia si tratta solo che non arriva da batterie o dalla combustione della benzina. Beh, avremmo messo fine anche al petrolio.
Voglio provare ad abusare ancora un po’ della tua immaginazione facendo un passo ancora più in là: e se, in una società così avanzata e con questa abbondanza, avessero perso completamente senso persino i soldi?
Dove stanno insomma gli alieni?
Se cerchi una prova inequivocabile, scientificamente approvata, di vita su altri pianeti al di fuori della Terra, rimarrai deluso. Non ce ne sono al momento nemmeno per batteri o microorganismi, figuriamoci vita “intelligente”.
Per quanto ne sappiamo la vita si è sviluppata una volta sola nell’universo e siamo noi (bel capolavoro eh).
Mumble
“Davide ma può mai essere? Veramente siamo soli nell’universo?”
Io non lo credo. Se hai letto l’articolo sul Big Bang hai una vaga idea della vastità dell’universo e pur considerando le più infime probabilità di presenza della vita, l’universo ne dovrebbe traboccare. Ma ripeto, questa è una mia opinione.
Dal punto di vista scientifico non esistono prove MA, assenza di prove non è prova di assenza.
Noi stiamo cercando con tutte le nostre forze. Nel nostro sistema solare gli indiziati sono Venere e Marte. Sul primo, proprio di recente è stata annunciata la scoperta di fosfina, un elemento che viene utilizzato anche qui sulla Terra ma che non può essere prodotto naturalmente. La cosa farebbe pensare che venga prodotto da vita microbica, ma questo è ancora tutto da dimostrare.
Stiamo guardando anche nello spazio, alla ricerca di stelle simili alla nostra e pianeti che abbiano una composizione atmosferica simile alla nostra.
Per quanto si guardi lontano però, stiamo comunque osservando in un intorno che, paragonato all’universo, è praticamente come cercare un oggetto smarrito guardando solo intorno ai piedi. Ma si deve pur cominciare da qualche parte.
E poi io ci metto anche che non è scritto da nessuna parte che gli alieni vogliano farsi trovare.
L’invasione aliena
Mumble
“Davide scusa, ma se davvero esistono, perchè non si palesano?”
Eh chi lo sa! Posso solo provare a buttare delle ipotesi: sarebbero temuti? Penseremmo all’invasione? Isteria di massa? Verrebbe percepito come un atto troppo forte?
Hollywood ci ha campato con questa storia che ovviamente richiama l’istinto primordiale umano per cui ciò che è estraneo viene ritenuto pericoloso e quindi temuto, emarginato, combattuto.
Ma stando sempre fedeli all’ipotesi iniziale e tutte le sue conseguenze, io personalmente ritengo che una civiltà del genere abbia da tempo superato il concetto di guerra: nessuna crisi energetica, abbondanza di tutto per tutti, tecnologia che assiste in ogni aspetto della vita e non inquina, magari anche assenza di soldi. Praticamente tutti i fattori la cui carenza scatena le guerre.
Ma anche mi sbagliassi, con una tecnologia così avanzata, non avremmo scampo e finirebbe molto presto. Quindi non mi preoccuperei troppo fossi in te.
Gli alieni su internet
Qui bisogna stare attenti. Personalmente è da parecchio che giro su Internet cercando informazioni e testimonianze di vita al di fuori della Terra e devo dire che se ne trovano di ogni tipo.
Video palesemente fasulli, racconti inverosimili, personaggi in cerca di fama.
Nel marasma però spunta, di quando in quando, qualcuno che davvero sembra dire cose sensate. A questo punto forse sarò già stato tacciato di complottismo ma in realtà io tendo ad assumenre un atteggiamento di plausibilità. Vale a dire che, adoperando qualche filtro leggittimo che elimini dai giochi qualche ciarlatano, ci sono persone che, per quanto dicano, facciano e le argomentazioni che presentino, affermano cose che se proprio non si vuole credere, quantomeno ricadono nel plausibile.
Una di queste persone è il dottor Steven Greer, (trovate tutti i suoi riferimenti in BIBLIO). Se vi sentite ispirati provate a documentarvi un pò su di lui (il materiale che ho trovato negli anni è solo in inglese), fatevi una vostra opinione e fateci sapere nei commenti cosa ne pensate.
Conclusione
Siamo soli nell’universo? Non è solo una domanda scientifica, ma esistenziale. Una di quelle la cui risposta, qualsiasi essa sia, cambiarebbe il corso della storia.
Se fossimo l’unica specie senziente in tutto l’Universo, saremmo il massimo risultato prodotto, ad ora, dall’evoluzione. Solo sulla Terra si sarebbero ricreate le condizioni per sostenere ed accudire la vita. Saremmo speciali e dovremmo apprezzare ancora di più questi doni, iniziando tra di noi e verso la nostra casa.
Se invece non fossimo gli unici, ma fossimo parte di una famiglia enorme di specie che viaggiano ormai tra le stelle, di nuovo avremmo un ruolo speciale. Evolvere, migliorare e prendere il nostro posto sapendo di avercela fatta con le nostre gambe, senza bisogno di interventi esterni (i vari “se esistono perchè non si palesano?”).
Per ora, purtroppo, solo congetture e fantasticherie, per ora.
Davide
BIBLIO
- C’è vita su Venere? Un possibile “segno di vita” ha avviato un acceso dibattito – National Geographic
- Vita su Venere? Tutte le volte che abbiamo pensato di aver trovato gli alieni – Wired
- Sirius Disclosure – Dr. Steven Greer
- The Cosmic Hoax – An expose – Dr. Steven Greer
- Close Encounters of the fifth kind – Dr. Steven Greer
- Unaknowledged – Documentario Netflix
- Ecco l’equazione che usano gli scienziati per conoscere le probabilità di contatto con gli alieni – Business Insider Italia
- Dove sono tutti quanti? – Amedeo Balbi
- Alieni – Jim Al-Khalili
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Ancora grazie Davide. Il ragionevole dubbio è come sempre espresso in maniera garbata e obiettiva. Il tuo ragionamento è molto interessante. Senz’altro mi documenteró sul prof. Steven Greer. Rimango impaziente e curiosa fino al prossimo incontro
Claudia
Ciao Claudia,
io personalmente sono convinto che la vita non sia sorta solo su questo pianeta, ma questa, per quanto plausibile, rimane pur sempre una congettura. Il Dr. Greer è assolutamente da approfondire perchè è molto diverso dalla massa di ciarlatani che purtroppo imperversa su queste tematiche on-line. Ti suggerisco di andare sul suo sito, che trovi in bibliografia e vedere la sua conferenza stampa del 2001 alla National Press Club di Washington ed i suoi documentari.
Davide.
grazie grazie grazie e mille volte ancora grazie. quanto ne abbiamo parlato io e te? tantissimo e ogni occasione è rimasta impressa nella mia mente e nel mio cuore.
articolo bellissimo, esaustivo e semplice. mi ci voleva in questa giornata di lavoro stressante essere rincuorata da parole intelligenti e di speranza.
se tutto fosse come affermi, sarebbe una gran cosa far parte del loro mondo ma ne dovrà passare di tempo.
intanto restiamo curiosi, capiscimiammè che non si sa mai.
la mappa mentale deliziosa.
oramai questi appuntamenti li attendo con ansia.
curiosissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Eh già, te lo avevo detto che arrivava.
Contentissimo ti sia piaciuto e spero che la situazione climatica attuale spinga scienziati, inventori, università a focalizzare i loro sforzi nell’indagare metodi per risolvere una volta per tutte la crisi energetica. Molti studi sono stati fatti e molti prototipi realizzati nella prima metà del 900 che non hanno mai raggiunto la massa. Ripartendo da li, con uno sforzo mondiale congiunto, ci si potrebbe riuscire in un tempo ragionevole.
Speriamo