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Cronache di Ordinaria Adolescenza
All’epoca avevo 16 anni ed ero innamorata. La vita non era facile per nessuno nel 1986 a Prypjat, ma diventava addirittura soffocante per una giovane, bella ragazza, figlia di uno dei gerarchi del partito comunista. Non avevo uno smartphone e non avevo idea di cosa fosse internet, ma, come te, avevo la testa piena di sogni, la voglia di scappare nelle gambe e l’amore nel cuore.
L’amore della mia vita si chiama Yuri e allora aveva 16 anni come me. Non ci era consentito parlare e tanto meno uscire insieme! Ma a noi non importava avere il permesso. Una sera di fine aprile, abbiamo deciso di concederci un vero appuntamento, di nascosto dagli adulti. Così sono sgattaiolata fuori dalla finestra dove Yuri mi aspettava. Abbiamo camminato fino alla riva del fiume e abbiamo lasciato che l’oscurità ci inghiottisse. La notte più bella della mia vita è passata troppo in fretta, anche se probabilmente siamo rimasti lì per ore. Siamo tornati a casa di corsa, mano nella mano, soffocando le risate. Velocemente mi sono arrampicata fino alla finestra di camera mia e mentre ero ancora a cavalcioni sul davanzale ho visto una luce accecante squarciare l’orizzonte. “Mio Dio Siamo stati via davvero tutta la notte!?” No, quella non era l’alba. Era l’1.23 e 44 secondi del 26 aprile 1986 e stava esplodendo il reattore numero 4 della centrale nucleare.
Il mio nome è Olena e ti mostrerò cos’è successo quella notte maledetta a Chernobyl.
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Benvenuto a Chernobyl
Fai attenzione, la vegetazione è molto fitta! Da quando è stata evacuata la città qui non vive più nessuno e perciò nessuno ha più cura di questo posto. Ecco siamo arrivati.
Immagine tratta dal video “Unique engennering feat concluded as Chernobyl arch reaches resting place”, European Bank of Reconstrusction and Development
Questa è la centrale nucleare, o almeno come si presenta adesso. Quella cupola è stata posata (letteralmente) nel 2017 e dovrebbe riuscire a resistere per i prossimi 100 anni. E poi? Credo purtroppo sarà un problema dei nipoti dei nostri nipoti. La cupola è fatta di cemento in modo che possa schermare efficacemente le radiazioni ed evitare che si continuino a diffondere nell’ambiente. Il 26 aprile del 1986, mentre si stavano effettuando dei test straordinari, è stato perso il controllo dell’impianto di refrigerazione, la temperatura è salita oltre il limite e il reattore è esploso: una gigantesca bomba nucleare alta circa 60 metri.
Vorrei portarti in un mondo che non c’è più, mostrarti tutto com’era allora. Mi chiedo se.. L’unico modo è provare a entrare e vedere cosa succede.
E’ incredibile non è vero? Queste strutture enormi che vedi sono i reattori e quello che è esploso è… questo, eccolo! Lo so, dovrebbe essere distrutto , ma varcando quella soglia abbiamo fatto un salto nel tempo, di ben 34 anni. Non siamo più nel 2020, bensì nel 1986. Per essere precisi è il 26 aprile all’1.00. Effettivamente non abbiamo nemmeno molto tempo. Seguimi.
Mumble
Ora dimmi sai qual è lo scopo della costruzione delle centrali nucleari?
Per un bisogno che, col passare del tempo, abbiamo reso sempre più urgente:
AHA!
Un’energia pulita, rinnovabile ed efficiente.
Suona familiare?
I grandi del mondo già negli anni 70 si erano resi conto del disastro che avevamo combinato ed è proprio in quel periodo che si è innescata un’affannosa rincorsa verso il nucleare.
Mumble
Quindi come funziona un impianto di questo tipo?
Dentro la Centrale: Colosso Imponente e Fragile
Tutto si svolge all’interno del reattore dove avvengono le reazioni di FISSIONE. Gli atomi di Uranio 235 vengono letteralmente bombardati ed esplodono rilasciando un quantitativo di energia enorme.
Immagine tratta dall’articolo “How Long Can Nuclear Reactors Run Without Human Interference?” di scienceabc.com
Vieni, entriamo nel reattore per osservare tutto da vicino.
Questo è il nucleo centrale, o nocciolo: qui avviene la reazione di fissione del combustibile nucleare, suddiviso in barre. Le barre sono immerse in un liquido, detto moderatore, che serve a rallentare i neutroni, sparati come“proiettili” contro gli atomi di Uranio. Non devono infatti viaggiare né troppo lentamente, né troppo velocemente.
Quelle tubature, che si snodano tutte intorno al nocciolo, trasportano acqua che ha il compito di assorbire il calore prodotto dalla reazione. Il calore trasforma l’acqua in vapore che mette in rotazione le turbine per la produzione di energia elettrica. La quantità di energia liberata e i prodotti di reazione possono essere estremamente dannosi se non controllati opportunamente: prima cosa bisogna controllare i neutroni. Sì, perché se i neutroni sono i proiettili che innescano la reazione, un numero elevato di questi causa la rottura contemporanea di tanti nuclei tutti insieme, che porta infine ad un’esplosione. Per assorbirli si usano solitamente barre di cadmio.
Sistemi di refrigerazione finemente controllati impediscono che la temperatura si alzi troppo e camere di contenimento servono a contenere gli scarti per evitare la contaminazione dell’ambiente.. Capisci come l’equilibrio all’interno di un reattore sia estremamente fragile? A proposito non ti sembra faccia un pò troppo caldo? Ma che ore sono? UNA E VENTUNO? Presto dobbiamo andare!!!
Fissione e Fusione
Ci è mancato poco, devi perdonarmi. Quando mi metto a parlare di queste cose perdo completamente la cognizione del tempo. Facciamo due passi per calmarci un po’.
Sai, un’alternativa alle centrali a fissione ci sarebbe, si chiama FUSIONE.
Mumble
Ma Qual è la Differenza?
Abbiamo detto che la FISSIONE è una reazione che porta alla rottura di un atomo, generando un quantitativo ENORME di energia. Quanta? diciamo che la fissione di 1g di uranio produce circa 8×10^7 kJ. Per ottenere la stessa energia è necessario bruciare 3 tonnellate di carbone o 1.5 tonnellate di metano.
Dalla fissione però derivano degli scarti, le famigerate scorie radioattive: sono le responsabili di tutte le conseguenze a lungo termine di un disastro nucleare.
Immagine tratta da “The Fission Process” de Massachussets Institute of Technology
La FUSIONE nucleare invece è il processo inverso. Due atomi leggeri come il trizio e il deuterio si fondono insieme per dare origine a uno più pesante cioè l’elio. Questa reazione avviene regolarmente nel sole e in tutte le altre stelle dell’universo.
Immagine tratta da “How ‘miniature suns’ could provide cheap, clean energy”, BBC news
Nella pratica di tutti i giorni, però, la faccenda si complica. Due atomi possono essere avvicinati facilmente solo fino a una certa distanza limite oltre la qualei inizieranno a respingersi. Spingere due atomi a fondersi porta alla formazione di una temperatura elevatissima, pari a circa 40 MILIONI di gradi Celsius.
Considera che quella che comunemente chiamiamo temperatura ambiente è circa 20°C o che la temperatura sulla superficie del sole è circa 5000 °C. A questa temperatura i nuclei degli atomi e i loro elettroni raggiungono quello che si definisce quarto stato della materia: il plasma.
E’ letteralmente la materia di cui sono fatte le stelle.
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Perchè la fusione è la svolta?
AHA!
Non porta alla formazione di scorie e garantisce la produzione di grandi quantità di energia. Pulita, rinnovabile ed efficiente.
Quindi perchè non abbiamo ancora costruito centrali così? Perchè ancora nessuno sa come fondere due atomi. O meglio lo sappiamo bene, il punto è che ci vuole talmente tanta energia per farlo, da superare quella che verrebbe prodotta. E’ un pò come qualcuno che vive al di sopra delle proprie possibilità: il suo conto sarà sempre in rosso.
Quel che Rimane
Mumble
E delle persone che ne è stato?
Siamo stati tutti evacuati e nessuno è tornato più a vivere in quella che da più di trent’anni a questa parte è conosciuta come la zona di esclusione, un’area di circa 30 km quadrati che circonda le zone più vicine al reattore esploso.
Le persone che hanno subito gli effetti più devastanti delle radiazioni sono stati i soccorritori. Hanno assorbito massicce quantità di Cesio-137, il quale ha provocato loro la malattia acuta da radiazioni (Acute radiation sickness), o almeno così l’hanno chiamata. Le radiazioni sono così forti che causano vomito, diarrea ed emorragie e, coloro che ne subiscono un’esposizione più prolungata, incorrono in così tante mutazioni a livello cellulare che il midollo osseo smette di funzionare e il corpo con lui.
Immagine tratta dall’articolo “Chernobyl, Ucraina: che cosa è successo nel 1986” di Focus.it
I bambini sono stati un’altra fetta di popolazione particolarmente colpita. Nati e non nati. Infatti, si è manifestata una vera e propria epidemia di cancro alla tiroide. Ma perché? Perchè tra le scorie radioattive è stato liberato Iodio-131. Lo iodio è fondamentale per il metabolismo della tiroide che è soprattutto attivo nei bambini e nei ragazzi: questo organo ha bisogno di assorbire iodio per funzionare. Quindi? Quindi la tiroide di questi bimbi e ragazzi ha assorbito iodio radioattivo causando la formazione di cellule cancerose. E quelli che ancora dovevano nascere? lo iodio radioattivo assorbito dai feti pare abbia portato i bambini a nascere con una testa più piccola del normale e diverse altre malformazioni.
Anche danni oculari sono stati connessi all’intossicazione, come lo sviluppo di cataratta.
Davvero nessuno si è salvato. E non parlo di sopravvivenza nel senso letterale del termine. Una piaga che tutt’oggi segna la vita dei sopravvissuti è la sindrome da stress post-traumatico accompagnata da attacchi d’ansia frequenti, depressione e anche suicidio. Come se quel giorno li perseguitasse, CI perseguitasse ancora e ancora, per tutta la nostra vita.
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Cosa? E io? Beh oggi è il 26 aprile del 2020, e prima di essere il giorno della tragedia di Chernobyl questo giorno era soltanto il mio compleanno. Oggi compio 50 anni e mio marito Yuri mi sta chiamando impazientemente dalla stanza di fianco. Vuole portarmi fuori a cena per festeggiare. Yuri è proprio lui, il ragazzo dei miei 16 anni, non ti avevo forse detto che era l’amore della mia vita?
Epilogo
Ho incontrato Olena e Yuri un pomeriggio d’inverno un po’ per caso e un po’ per fortuna, durante uno di quei viaggi on the road dove la realtà che scorre fuori dal finestrino si fonde in una sintesi perfetta con i tuoi pensieri.
Nella mia fantasia ho voluto augurare loro una vita lunga e felice e soprattutto un grande amore, nonostante tutto. Vorrei che fosse chiaro,però, che, per quello che secondo la storia hanno vissuto, con ogni probabilità non sarebbero stati tra le file dei sopravvissuti. Ma, almeno, per questa di storia, posso essere io a decidere.
Ti ringrazio per avermi permesso di tenerti compagnia, spero di essere stata capace di farti scoprire qualcosa di nuovo, di sorprenderti e soprattutto di rubarti un sorriso.
Alla prossima volta con l’augurio di non smettere mai di farti domande.
Sonia
BIBLIO
- Le 5 Catastrofi Nucleari più Gravi della Storia [IT – Frontiere News]
- Chernobyl: Cause e Conseguenze del Disastro Nucleare [IT – Studenti.it]
- Centrale Nucleare [IT – Treccani]
- Chernobyl, Ucraina: Che Cosa è Successo nel 1986 [IT – Focus.it]
- Il Sarcofago per il Reattore di Chernobyl [IT – Focus.it]
- Chernobyl nuclear site to become ‘official tourist attraction’ [EN – BBC News]
- Unique engineering feat concluded as Chernobyl arch has reached resting place [EN – YouTube]
- Fissione [IT – Treccani]
- Chimica Generale, Petrucci R.H., Harwood W.S., Herring F.G. edizione italiana
- Forests Around Chernobyl Aren’t Decaying Properly [EN – Smithsonianmag.com]
- Malformations in a Chernobyl-impacted region [EN – Pediatrics]
- Psychophysiologic Aftereffects of Prenatal Irradiation [EN – ScienceDirect]
- Effects of radioactive fallout on soil animal populations in the 30 km zone of the Chernobyl atomic power station [EN – ScienceDirect]
- The Chernobyl Forum: Major Findings and Recommendations [EN – ScienceDirect]
- The ChernobyGilbert W. Beebe Symposium on 30 Years after the Chernobyl Accident: Current and Future Studies on Radiation Health Effectsl Forum: Major Findings and Recommendations [EN – PubMed]
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Buongiorno Sonia, un ottimo argomento in tempo di pandemia, grazie.
Olli
Ciao Olli,
e purtroppo molto attuale visti i recenti fatti di cronaca della zona. Grazie dell’affetto.
Sonia
Bella tematica e ben sviluppata con quel tocco di sensibilità e commozione che caratterizza questi articoli 😘
Come ogni mese, sono a stupirmi di quanto sia riuscita ad assimilare con facilità concetti che mi sembrava impossibile comprendere prima. Un capitolo complesso e triste della nostra storia. Una tragedia annunciata. Grazie Sonia per averci ricordato questo infelice anniversario e per averlo fatto, come sempre, con chiarezza, sintesi e delicatezza. Grazie anche per il “lietofine”, almeno nella storia di Olena e Yuri. Mai come adesso ne abbiamo un gran bisogno.
Claudia
Ciao Sonia, bellissimo articolo; mi ha ricordato un lontano periodo della mia vita.
Tra le varie restrizioni dell’epoca in particolare rammento che bisognava stare a casa (come oggi!)
e non bisognava consumare il latte fresco (e le verdure) perché le mucche mangiavano l’erba contaminata.
Ai neonati bisognava dare il latte in polvere prodotto prima dell’incidente.
Interessante la spiegazione della differenza tra fissione e fusione nucleare.
Non si finisce mai di imparare.
Grazie Sonia e al prossimo articolo.
Gino
Sonia carissima. ho letto molto attentamente e con le lacrime agli occhi. e non imputo questa emozione solo al periodo che stiamo attraversando. quando a mia madre fu diagnosticato quel cancro terribile uno dei medici lo chiamò “Effetto Chernobyl”.
non aggiungo altro.
l’articolo è scritto benissimo e fruibile anche da chi non è pratico della materia.
ti ringrazio per questo.
resto CURIOSA e aspetto con gioia ogni vostro articolo
annalisa
Davvero un bell’articolo. Come sempre…. Brava Sonia!
Articolo interessante, consiglio una serie intitolata “Chernobyl”, molto dettagliata e angosciante allo stesso tempo. Ciao grandi