

Albert Einstein scoprì nel 1905 che la luce è composta da sferette dotate di una certa energia finita che dipende dal colore della luce stessa. Con questa scoperta spiega il mistero dell’effetto fotoelettrico.
Ed è proprio questo effetto che sta alla base della produzione dell’energia fotovoltaica con gli appositi pannelli.
Come si può tramutare l’energia del Sole in elettricità? Ci pensano i fotoni che colpiscono il pannello.
Il pannello fotovoltaico è composto da vari strati ma quello che ci interessa è il semiconduttore in mezzo ai vari strati.
Non entriamo nel dellaglio, basta sapere che viene colpito dalla luce e quindi dai fotoni. Immaginali come delle sferette, ognuna con una ben precisa energia, né di più né di meno.
Quando i fotoni colpiscono gli atomi del semiconduttore, hanno sufficiente energia da staccarne gli elettroni, proprio come succedeva nell’effetto fotoelettrico spiegato da Einstein.
Tutti questi elettroni staccati vengono quindi raccolti per produrre energia fotovoltaica.


Gli elettroni staccati dai fotoni, sono una corrente continua di cariche che non è il modo ideale per trasportare elettricità. Questi elettroni vengono quindi mandati ad un marchingegno chiamato INVERTER che prende la corrente continua e la rende alternata.
A questo punto la corrente alternata va ad un trasformatore che ne alza la tensione per trasportarla efficientemente.
In questa fase viene anche accumulata l’energia fotovoltaica per fare fronte ad eventuali picchi di domanda o momenti di non irraggiamento solare.
Ecco dunque come si passa dal sole all’elettricità e la spiegazione del perchè i fotoni stacchino gli elettroni valse il nobel ad Einstein.
Personalmente riteniamo l’energia fotovoltaica un’ottima alternativa ai combustibili fossili anche se presenta i suoi contro, come l’ancora alta inefficienza dei pannelli ed il fatto che non tutte le zone della terra siano ugualmente irraggiate dal sole.
Se vuoi comunque approfondire un po’ ecco alcuni link utili:
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VERBA VOLANT, S.C.R.I.P.TA. MA(YO)NENT